Palazzo Baronale Cardone - Castelbottaccio, Provincia di Campobasso

Indirizzo: Via Vittorio Emanuele, 86030 Castelbottaccio CB, Italia.
Telefono: 0874746382.

Specialità: Sito storico.

Opinioni: Questa azienda ha 1 recensioni su Google My Business.
Media delle opinioni: 5/5.

Posizione di Palazzo Baronale Cardone

Il Palazzo Baronale Cardone è una storica residenza situata nel centro di Castelbottaccio, un piccolo comune in provincia di Campobasso, in Italia. L'edificio, risalente al XVII secolo, è un importante esempio di architettura baronale e sorge in una posizione dominante, con una vista panoramica sulla valle circostante.

La facciata del palazzo è caratterizzata da un portale in pietra lavorata, sormontato da un balcone con balaustre in ferro battuto. Al suo interno, si possono ammirare ampi saloni affrescati, soffitti a cassettoni e pavimenti in cotto antico. Il palazzo ospita anche una cappella privata dedicata a San Nicola, il patrono del paese.

Oltre alla sua importanza storica e architettonica, il Palazzo Baronale Cardone è anche un'attrazione turistica molto apprezzata. Infatti, il palazzo è aperto al pubblico ed è possibile visitarlo su prenotazione. Durante la visita, i visitatori possono ammirare le bellezze artistiche e architettoniche del palazzo e conoscere la sua storia e quella della famiglia che lo ha abitato per secoli.

La posizione del palazzo, nel cuore di Castelbottaccio, lo rende facilmente raggiungibile a piedi dal centro del paese. La sua ubicazione permette anche di visitare altre attrazioni turistiche della zona, come il Castello Normanno-Svevo di Termoli, il Santuario di Santa Maria del Canneto a Trivento e il Parco Nazionale della Maiella.

Il Palazzo Baronale Cardone è un sito storico di grande interesse e fascino. Se sei alla ricerca di un'esperienza culturale unica e volete scoprire la storia e l'arte del Molise, non puoi perdere l'occasione di visitare questo splendido palazzo.

Per maggiori informazioni, ti consigliamo di visitare il sito web del palazzo o di contattarlo direttamente al numero di telefono indicato. Potrai inoltre trovare utili recensioni e informazioni aggiuntive sulla pagina Google My Business del palazzo.

In media, i visitatori hanno valutato il Palazzo Baronale Cardone con un punteggio di 5/5, a testimonianza della sua eccellenza e del livello di soddisfazione offerto. Non esitare quindi a metterlo nella tua lista di cose da visitare durante il tuo prossimo viaggio in Molise. Contattali ora attraverso il loro sito web per maggiori informazioni e per programmare la tua visita

Recensioni di Palazzo Baronale Cardone

Palazzo Baronale Cardone - Castelbottaccio, Provincia di Campobasso
Alfredo Sforza
5/5

Appartenne alla famiglia angioina (XIII secolo) e poi ai Di Sangro abruzzesi. Una nobile del castello, donna Olimpia Frangipane, è ricordata per l'apertura culturale agli intellettuali molisani, promuovendo la fondazione di un circolo giacobino (XVIII secolo). Tra gli intellettuali che frequentano il palazzo c'è Vincenzo Cuoco, giurista e scrittore originario di Civitacampomarano.

La struttura risale all’epoca normanna, con modificazioni importanti in epoca rinascimentale, con il passaggio da castello a palazzo signorile. Una facciata del palazzo baronale dà su via Vittorio Emanuele, con una caratteristica scalinata in pietra, che conduce all’ingresso principale, sormontato da un portale lavorato in pietra, che reca un pregevole fregio. All’inizio della scalinata vi erano due bellissimi molossi in pietra (“corsi”), venduti a famiglie del posto, che li custodiscono ancora nelle proprie case. Al piano terra vi sono i locali una volta utilizzati dalla servitù. Sul lato opposto vi era un’entrata segreta, che conduceva alle prigioni, e all’occorrenza serviva come scappatoia in caso di attacchi. Intorno al palazzo vi era un giardino circondato da mura, fossato per le acque e ponte levatoio. Il palazzo è a struttura rettangolare, con il tetto trasformato e ridotto rispetto alle forme originali. Si notano ancora i bastioni del vecchio castello e un portale antico, che si è conservato nella architrave rinascimentale.

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