Archivio di Stato - Genova - Genova, Città Metropolitana di Genova

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In occasione delle giornate RollyDay è stato possibile visitare l'Archivio di Stato ubicata nel' prestigioso complesso Monumentale di Sant'Ignazio. La consistenza archivistico conservato presso l'istituto è stimato in circa 40km lineari

Paolo Maggiani

L'archivio di stato di Genova venne costituito nel 1817 e nel 1821 acquisì anche tutti gli atti notarili genovesi dal 1154 in poi ed è il più antico e vasto del mondo ; da questa montagna di documenti gli addetti ai lavori hanno potuto studiare la storia e lo sviluppo economico , culturale e sociale della Repubblica di Genova ; in occasione dei Rolli Days (3-5 maggio 2019) erano esposti alcuni Rolli originali (elenchi dei migliori palazzi genovesi , selezionati per ospitare le personalità importanti in visita a Genova) .

Andrea Giorgi

L'archivio di Stato di Genova si trova all'interno del monastero di Sant'Ignazio.
In effetti il monastero era nato come villa patrizia ad opera di Nicolò Di Guiso, in data incerta.
Quello che è certo è che nel 1459 il Di Guiso lo cedette a Piero De Franceschi che lo fece ampliare ed abbellire poi, nel 1659 i Gesuiti lo acquistarono dai De Franceschi.
Questo per farne la sede del proprio Noviziato, e divenne quindi Sant'Ignazio.

Ovviamente il cambio di destinazione d'uso non fu indolore per il complesso.
Molti affreschi furono danneggiati, o addirittura andarono perduti, perché troppo "espliciti".
Poi vennero abbattuti dei muri e realizzati degli altri, e così via.
Sempre per rendere il tutto adatto al Noviziato.

Successivamente, dopo passaggi tra vari ordini monastici, divenne una caserma in epoca Napoleonica.
La caserma Sant'Ignazio, poi caserma Piave.
Ogni passaggio di proprietà, e cambio di destinazione d'uso provocò dei cambiamenti.
Piccoli o grandi che furono.

I bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale furono molto gravi per tutto il complesso.
Ma posero le basi per il futuro, perché nel 1986 grazie ad Angelo Sibilla, iniziò una imponente e lunga opera di restauro e recupero.
Tale opera, completata solo nel 2004, permise l'insediamento dell'Archivio di Stato di Genova.

Durante il restauro verranno recuperati alcuni degli affreschi del Semino, coperti dai Gesuiti nel Seicento.
Verranno tolti molti soppalchi, e ridato dignità alla chiesa fatta costruire dai Gesuiti.

Ovviamente l'Archivio non è nato nel 2004, ma esisteva da prima, vicino all'arcivescovado.
Nel 2004 ha solamente completato il trasferimento del suo enorme patrimonio documentale.
E che patrimonio.

La documentazione va dal 952 al 1980, tutto il materiale è consultabile liberamente.
Fatto salvo alcune eccezioni particolari.
Come, ad esempio il documento più antico del 952, che è l'autorizzazione dell'imperatore del sacro romano impero, a battere moneta alla città.

Tutta la documentazione si estende per circa 30 km lineari, in particolare:
2.000 mappe
3.690 pergamene
E ben 128mila altri pezzi tra registri, buste, volumi, pacchi, cartolari e filze.

L'archivio conserva il più antico (dal 1154) e vasto archivio notarile del mondo (filze).
Tutta la documentazione della banca più vecchia del mondo, il Banco di San Giorgio.
E tutti gli atti del senato della Repubblica genovese, come ad esempio le lettere verso tutti i paesi stranieri.
Francia, Spagna, Nord Africa, e del mediterraneo in generale.

Ed ancora i preziosissimi documenti "colombiani", bizantini, del Risorgimento, e post unitari.
Ed inoltre gli archivi di enti pubblici, di famiglie nobili, di personaggi molto importanti.

Infine, l'Archivio ha una fornitissima biblioteca, una scuola d'archivistica ed una di paleografia.

Giovanni Diassise

Fantastica mostra tesori d'archivio! e documenti veramente importanti messi per la prima volta in mostra.
Risalta importanza di Genova nel mondo, prima ad inventare molte cose!
Un posto fantastico! 35 Km di scaffali.

Roberto Bruzzone

Bella visita con spiegazioni interessanti e esposte con particolare maestria

umberto sirito

Contiene la storia grande e piccola di Genova...oltre 30 chilometri di fogli, dal X sec. In poi...

Viola Fiore

Luogo di cultura aperto al pubblico, personale accogliete e gentile, grande competenza su qualsiasi argomento trattabile!

ugo giorgio pacifici noja

Grande disponibilità e competenza. Gli archivisti guidano lo studioso nella definizione di un percorso di ricerca.