Archivio di Stato - Arezzo - Arezzo, Provincia di Arezzo

Indirizzo: Piazza del Commissario, 1, 52100 Arezzo AR, Italia.
Telefono: 057520803.
Sito web: archiviodistatoarezzo.cultura.gov.it
Specialità: Archivio di stato.
Altri dati di interesse: Ingresso accessibile in sedia a rotelle, Parcheggio accessibile in sedia a rotelle.
Opinioni: Questa azienda ha 10 recensioni su Google My Business.
Media delle opinioni: 4.7/5.

Posizione di Archivio di Stato - Arezzo

L'Archivio di Stato di Arezzo è un importante istituto culturale che conserva e tutela la memoria storica della provincia di Arezzo. Si trova in una posizione centralissima, in Piazza del Commissario, 1, 52100 Arezzo AR, Italia.

Questo archivio è facilmente raggiungibile ed è accessibile anche a persone con mobilità ridotta, offrendo un ingresso adatto alle sedie a rotelle e un parcheggio dedicato.

Il numero di telefono per contattare l'Archivio di Stato di Arezzo è 057520803. È inoltre possibile visitare il loro sito web ufficiale all'indirizzo archiviodistatoarezzo.cultura.gov.it per avere maggiori informazioni sui servizi offerti e sulle collezioni conservate.

Lo Archivio di Stato di Arezzo si specializza nella conservazione e valorizzazione di documenti di interesse storico per la provincia di Arezzo. Tra le sue collezioni più preziose, si trovano documenti che risalgono al Medioevo e al Rinascimento, oltre a una vasta selezione di materiale relativo al periodo fascista e alla seconda guerra mondiale.

L'archivio offre inoltre una serie di servizi, tra cui la consultazione dei documenti, la riproduzione di materiale e la fornitura di informazioni sui fondi archivistici.

Sul sito web di Google My Business, l'Archivio di Stato di Arezzo ha ricevuto un totale di 10 recensioni, con una media delle opinioni di 4.7/5. Questo dato testimonia la qualità del servizio offerto e la soddisfazione dei visitatori.

Recensioni di Archivio di Stato - Arezzo

Archivio di Stato - Arezzo - Arezzo, Provincia di Arezzo
Francesco Gentile
4/5

L'Archivio di Stato e le sue preziose collezioni documentarie sono ospitati nel Palazzo Albergotti, situato all’incrocio tra Corso Italia e Via degli Albergotti. Si tratta di un edificio trecentesco appartenuto all’omonima famiglia guelfa. Fa parte di un complesso di residenze nobiliari delle famiglie Camaiani, Sassoli e Albergotti situato parte finale del Borgo Maestro (oggi Corso Italia). Pesantemente modificato durante il Rinascimento, fu ristrutturato agli inizi del Novecento con decorazioni di Galileo Chini, che realizzò l’ingresso in Via degli Albergotti. Fa parte del complesso, sul lato di Corso Italia, la Torre della Bigazza. Costruita nel Trecento, era stata successivamente ribassata. Nel Novecento è stata rialzata, con un rifacimento (facilmente visibile nella parte superiore) per ripristinare il suo aspetto originale.

Archivio di Stato - Arezzo - Arezzo, Provincia di Arezzo
Davide Pizzi
5/5

L'Istituto, sorto come Sezione di Archivio di Stato con D.M. 7 giugno 1941, in applicazione della legge 22 dicembre 1939, n° 2006, divenne Archivio di Stato a seguito del D.P.R. 30 settembre 1963, n° 1409.
Nella Sezione erano confluiti fondi archivistici provenienti in gran parte dalla Cancelleria comunitativa di Arezzo, che Ubaldo Pasqui, studioso di storia locale, aveva riunito fin dal 1885 in un unico, grande complesso documentario, i nuclei principali del quale erano costituiti dall'archivio dell'antico Comune, dagli archivi di numerosi organi giurisdizionali dello Stato toscano, da una quantità di fondi appartenuti a corporazioni religiose, ospedali, opere di chiese e altre istituzioni cittadine e, infine, da pergamene varie, atti catastali e documenti diversi.
L'insieme dei fondi originari non risale, salvo poche eccezioni, oltre l'anno 1384 quando la cancelleria comunale, e con essa l'archivio, vennero incendiati nel corso delle vicende che portarono alla sottomissione di Arezzo a Firenze. A partire dallo stesso 1885 Ubaldo Pasqui diede inizio a un lavoro di inventariazione degli atti, rielaborando l'assetto che la documentazione aveva assunto, sul cadere degli anni Sessanta, e che trovava riscontro in un inventario generale elaborato, per conto del Comune, da Gustavo Mancini e Pasquale Leoni. Il nuovo inventario generale poggiava la sua struttura sull'individuazione di circa quattrocento serie documentarie, la cui costituzione comportò una distribuzione del complesso documentario sulla base di criteri meramente empirici, dando luogo a successioni cronologiche di unità archivistiche senza riferimenti precisi alla loro provenienza e al loro rapporto con gli organismi di produzione. L'opera manoscritta del Pasqui - che ha costituito fino ad anni recenti, l'unico e indispensabile strumento di corredo e di ricerca - è stata progressivamente sostituita da nuovi strumenti (solo in piccola parte pubblicati a stampa), nati da uno studio più approfondito delle realtà istituzionali sottostanti ai diversi fondi documentari, le cui strutture archivistiche hanno riacquistato la fisionomia loro propria ed il corretto rapporto con gli enti produttori.
Le nuove acquisizioni, intervenute successivamente al trasferimento dell'Archivio dai locali del palazzo comunale alla più ampia sede attuale (1960), hanno fortemente aumentato il patrimonio documentario dell'Archivio di Stato che è venuto in possesso, a diverso titolo, di fondi di uffici periferici dello Stato (amministrativi, giudiziari e finanziari) e, in genere, di carte di istituzioni moderne, pubbliche e private, di imprese e di famiglie. La consistenza complessiva supera oggi le cinquantamila unità. La documentazione conservata costituisce un imponente complesso di fonti per la storia di Arezzo ed, in parte, anche per la storia del territorio circostante. Documenti utili in tal senso sono naturalmente conservati in altri archivi aretini o in altri Archivi di Stato, particolarmente in quello di Firenze dove si trovano il fondo diplomatico riguardante Arezzo, gli atti dei notai cittadini e le carte delle corporazioni religiose soppresse. Altri documenti sono invece andati perduti, per cause belliche, nel 1943 quando nella distruzione della sede della Prefettura scomparvero l'archivio prodotto da tale ufficio e quelli delle istituzioni che l'avevano preceduto in epoca toscana.

Archivio di Stato - Arezzo - Arezzo, Provincia di Arezzo
Antonella Panichi
5/5

sono rimasta stupita della bellezza del palazzo e altrettanto della disponibilità e accoglienza del personale. Mi trovavo li per una ricerca all' archivio catastale e devo dire che l' assistente ed il fotografo sono state figure di alta capacità lavorativa e con trasporto emozionale raro ! ...complimenti !

Archivio di Stato - Arezzo - Arezzo, Provincia di Arezzo
Marvin Basile
5/5

Personale molto gentile e disponibile soprattutto con gli studenti e studiosi che vogliono fare delle ricerche.
Mi è dispiaciuto tantissimo per l'incidente accaduto, in particolare al Sig. Piero Bruni, persona squisita.
Grazie ancora

Archivio di Stato - Arezzo - Arezzo, Provincia di Arezzo
Enzo Ornaghi
4/5

Bellissimo palazzo sede dell'archivio di stato. Molto bello anche il giardino interno

Archivio di Stato - Arezzo - Arezzo, Provincia di Arezzo
Javier Pérez Alvarez
5/5

Bellissimo Palazzo storico. Gli impiegati molto disponibili e capaci

Archivio di Stato - Arezzo - Arezzo, Provincia di Arezzo
Paulo Carnicelli
5/5

Personale molto gentile ed efficiente.

Archivio di Stato - Arezzo - Arezzo, Provincia di Arezzo
JocHapper JocH
5/5

Archivio di Stato - Arezzo

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