Abbazia della SS. Trinità di Monte Sacro - Mattinata, Provincia di Foggia

L'Abbazia della SS. Trinità di Monte Sacro è una destinazione da non perdere, situata a Mattinata FG, Italia. L'indirizzo esatto è 71030 Mattinata FG, Italia. Questa abbazia non solo offre una vista mozzafiato, ma è anche una preziosa attrazione turistica che attira molti visitatori.

L'abbazia è facilmente accessibile in sedia a rotelle, il che la rende adatta a tutti. Il parcheggio è anch'esso accessibile in sedia a rotelle, il che rende la visita ancora più conveniente. Questa azienda ha raccolto un totale di 86 recensioni su Google My Business, con una media delle opinioni di 4.7/5. Questo dato dimostra la qualità del servizio offerto e la soddisfazione dei visitatori.

L'Abbazia della SS. Trinità di Monte Sacro è una destinazione turistica di grande interesse. Le sue caratteristiche uniche e la sua posizione privilegiata la rendono una tappa obbligata per chi visita la zona. Se stai cercando un'esperienza spirituale e culturale, questo è il posto giusto per te. Ti consigliamo di visitare il loro sito web per avere maggiori informazioni e per pianificare la tua visita.

Il sito web ufficiale di Abbazia della SS. Trinità di Monte Sacro non è disponibile al momento, ma puoi comunque trovare molte informazioni utili online. Il numero di telefono per contattarli non è specificato, ma puoi sempre inviar loro un'email o compilare un modulo di contatto sul loro sito web una volta che sarà disponibile.

Recensioni di Abbazia della SS. Trinità di Monte Sacro

Eleonora Boschi

5/5

Posto incredibile!
Il sentiero per salire dura circa 45 minuti, in alcuni punti il dislivello è maggiore, ma in generale non eccessivo. Il sentiero è contraddistinto da sassi bianchi ai lati, fate attenzione perché in alcuni brevi punti si confonde con le rocce naturalmente presenti sul territorio.
A circa metà del percorso c'è un tavolo da picnic dove riposare un po'.
I resti dell'abbazia sono enormi, lascio lo screen della piantina del luogo (trovata in un'altra recensione) per orientarsi, tramite il sentiero si arriva dalla parte più a est e vi troverete davanti agli elementi della piantina: 01 (torre) e 02 (nartece).
Nella visita ci siamo imbattuti in una vacca che pascolava all'interno dei resti dell'abbazia, la quale poi è andata via da sola come se sapesse a memoria in che punti dover passare.
Attenzione nella parte esterna a sud dell'abbazia perché c'è un buco nel terreno non molto visibile.

Tito Petronio

5/5

Molto bella, assolutamente da visitare. Passeggiata adatta a tutti, portatevi dell'acqua, nel percorso e nella destinazione non ce n'è.
ATTENZIONE, le indicazioni di Google maps sono errate, arrivati al bivio qualche centinaio prima della destinazione, bisogna andare a sinistra, seguendo i cartelli che indicano l'agriturismo.

Francesca De Paris

5/5

Incantevole. La camminata per raggiungere le rovine è in un bellissimo sentiero di terra battuta (dove noi abbiamo incontrato anche delle simpatiche mucche in trasferta) che si percorre in circa 45min con scarpe adatte. Una volta arrivati alle rovine (accesso gratuito) siamo rimasti senza parole e abbiamo iniziato a immaginare come poteva essere la vita lì un tempo. La visita con calma dura almeno 30min. Utilissima per orientarsi la piantina condivisa in un'altra recensione (che allego), perché purtroppo in loco non ci sono indicazioni o cartelli informativi.
NB: l'accesso non è dove indica Google Maps. Bisogna seguire le indicazioni per l'agriturismo e poi parcheggiare lato strada dove si trova il cartello del FAI. Da lì parte il sentiero.

Salvatore Casiello

5/5

Luogo spettacolare e carico di storia ubicato lungo la antica "Via Sacra Longobardorum" che nel medioevo collegava i principali luoghi di culto del Gargano sull'itinerario dei pellegrini verso la Terra Santa. L'abbazia, abbandonata da almeno 4 secoli, è stata progressivamente inglobata dal bosco di lecci circostante, fatto che rende il sito unico e bellissimo. Si trova sulla cima del Monte Sacro (circa 800 metri di quota). Per arrivarci, lasciata l'auto in strada (da Mattinata seguire le indicazioni per l'agriturismo Monte Sacro sino all'edicola che segna l'inizio del sentiero), bisogna salire per circa due chilometri lungo un'erta che, a causa di alcuni tratti scoscesi e sdrucciolevoli, si percorre in sicurezza solo con scarpe da trekking e bastoncini. Il periodo migliore per visitarla è maggio quando sul percorso si può ammirare la fioritura di innumerevoli specie di orchidee. Dall'abbazia si gode un bel panorama che spazia dal monte Iacotenente (Foresta Umbra) sino al mare. Nel sito bisogna stare attenti perché vi sono alcune antiche cisterne di acqua piovana sfondate e non segnalate.

Roberta Laforestica

5/5

Da visitare ASSOLUTAMENTE!
Soltanto una piccolissima area per parcheggiare all'inizio del percorso (ci stanno giusto un paio di auto).
Inizio del sentiero ben segnalato, un prato sterminato di fiori ed erbe aromatiche vi accompagnerà lungo il percorso per poi lasciare spazio al bosco di querce (troverete anche qualche mucca al pascolo).
Il sentiero è ripido e dura circa un'ora, ma comunque adatto alla maggior parte delle persone (si possono portare anche i bambini).
Ci vogliono scarpe adatte.
Arrivati all'abazia c'è da rimanere senza parole... girate con calma tutto il sito, ne vale la pena.
La pace vi pervaderà, le foto non le rendono giustizia, bisogna essere lì per capirlo.

Nikolas Lamber

5/5

Un tesoro archeologico nascosto dalla vegetazione del bosco!
Non la si vede fin quando non le si va quasi a sbattere contro.
Il percorso per salire alle rovine dell'Abbazia, che parte nei pressi dell'Agriturismo Monte Sacro, dura circa un'ora ed è ben segnalato, non ha pendenze eccessive e per la maggior parte procede sotto la vegetazione del bosco che attraversa, quindi è protetto anche dal sole. Per questo motivo è possibile affrontarlo a qualsiasi ora del giorno, anche con i bambini.
Purtroppo le rovine sono abbandonate, a parte un cartello che ne racconta la storia.
Noi siamo stati fortunati ed abbiamo incontrato delle persone gentilissime che ci hanno regalato una pianta molto dettagliata delle rovine e siamo stati quindi in grado di apprezzare appieno le strutture dell'Abbazia.
Con la pianta, che volentieri condividiamo nelle foto (da stampare su foglio A3 per essere leggibile), ci si può orientare facilmente e tutti gli ambienti sono perfettamente riconoscibili: le navate della Basilica, il chiostro, la cucina, la biblioteca, le latrine etc.
Proprio dallo squarcio nella parete esterna delle latrine, facendo ESTREMA ATTENZIONE poiché ci si ritrova ad una altezza notevole, si può godere di un panorama meraviglioso sulla Foresta Umbra e si può intravedere la base radar remota dell'Aeronautica Militare che vi trova sede.
Le sensazioni che si provano sono magiche, il toccare pietre messe a dimora 1000 anni fa è impagabile e fa riflettere sullo scorrere del tempo.
Una visita da non perdere, con un'escursione facile e piacevole, dove anche il tragitto in auto per raggiungere la partenza regala panorami unici del Gargano, del golfo di Mattinata e delle sue piane ricoperte di ulivi.
Non dimenticate acqua e cioccolato per non rimanere a corto di energie 😉

Matteo Simone

5/5

Nonostante la complessa accessibilità e la non sufficiente valorizzazione del sito, questa abbazia, ormai in rovina, racconta la bellezza vissuta da chi ha costruito ed abitato luoghi come questo nell'antichità.
Il percorso inizia dai numerosi pascoli che circondano l'intero Monte Sacro, si immerge nella foresta, lungo un sentiero guidato, e termina con lo spettacolo delle rovine ed un ampio panorama sul golfo di Manfredonia.
Un itinerario per chiunque sia affascinato dalla storia, la natura e la fede.

Gioele Giacometti

5/5

Luogo bellissimo dove ruderi di un antichissimo tempio si mischiano con i ruderi dell'abbazia abbandonata. Percorso di 2km dove se non si è attenti o distratti non è facile raggiungere il sito, per mancanza di sufficienti indicazioni. Bisogna prestare molta attenzione una volta arrivati. Anche la vegetazione cresce rigogliosa in mezzo ai ruderi rendendo il posto incantevole. Vale la pena visitare il luogo.