Cavallerizzo di Cerzeto Vecchia - Cerzeto, Provincia di Cosenza

ALMAR

Una calda domenica di fine inverno, ho deciso di venire a visitare questo luogo, un vero e proprio paese fantasma.
Questo borgo è stato definitivamente abbandonato nel 2005, quando un'imponente frana, scatenata dalle ingenti pioggie e dalla rottura di una condotta idrica, ha fatto collassare alcune abitazioni.

Giungervi non è stato difficile, anche se l'ultimo pezzo di strada in ingresso al borgo è dissestata.

Parcheggiato il mio veicolo, ho iniziato la mia esplorazione del borgo, che dava già quella sensazione di innumerevoli domande che invadevano la mente. Poi tra una via, un vicolo e facendomi largo tra i rovi ed altre erbacce, guardavo tutte quelle case vuote di gente, ma in alcune piene di ricordi, lasciati lì perché dichiarata l'evacuazione. Mi sono permesso di entrare in alcune di esse, nel massimo RISPETTO e NON TOCCANDO NULLA di quanto vedevo e trovavo, ma solo OSSERVANDO. In alcune erano presenti vecchi televisori, alcune radio, vari elettrodomestici, come pure tutto quello che si aveva bisogno nella vita quotidiana.
L'impressione maggiore è data dal silenzio, a volte rotto da un rumore creato dal vento o che si sente provenire dai paesi vicini. Altrimenti come già detto solo silenzio.

Ogni tanto si possono incontrare dei visitatori del luogo, ma anche gli ex abitanti del luogo che tornano nelle loro case, quelle ancora rimasti "agibili", per controllare e scongiurare che qualche malintenzionato o ladro possa farne scempio. Solo presso la chiesa di San Giorgio, vivono in forma stabile due persone, che però hanno l'abitudine di dire molteplici parolacce, verso chiunque giri nel borgo, con loro dimorano anche molti cani che abbaiano abbastanza, ma si sa è il loro modo di dire che noi siamo qui.
Per il resto, ogni tanto si ha la presenza di altri cani, ma innocui, che si aggirano per le case.

L'esplorazione è fattibile, ma prestando sempre la massima attenzione, sia perché alcune case sono in stato di fatiscenza e quindi passibili di crollo e poi nella zona della frana ci sono le rovine delle case spaccate dal movimento della stessa. Inoltre nei mesi caldi meglio avere scarpe alte e pantaloni lunghi per aggirarsi nel borgo, infatti non è da escludere la presenza di vipere o altro, e poi le zanzare sono molte, vista anche l'umidità presente.

ubaldo G.

La direttissima che porta alle quattro vie vicino a Cozzo Sant' Elia, che si diparte dalla strada abbandonata per la vecchia Cavallerizzo colpita dalla frana, fa pensare a quel mondo che fino a qualche decennio fa traeva i suoi proventi dalla montagna. Associo il passaggio dai muli e asini, per i trasporti dei beni, ai cavalli (d'acciaio) presenti nelle opere scultoree di Marino Marini. In particolare a quelle rappresentanti cavallo e cavaliere. Infatti nel dopoguerra con il crescente uso delle automobili l'uomo non avrebbe dovuto lasciare gli equini che con un tocco artistico. Il cavallo ha fatto da traino, insieme agli altri animali domestici, allo sviluppo delle grandi civiltà, per esempio Egitto, Mesopotamia e poi Eurasia e Cina.
Il panorama suggestivo fa pensare a Montecatini alta, Napoli o Capri. In effetti ci vorrebbe una funicolare ....

Marcello S.

Ragazzi e una vera catastrofe naturale sembra un film di guerra

Angelo M. C.

Cavallerizzo è una giovane città fantasma poiché l’evacuazione del paese è avvenuta solo alla metà degli anni 80 del secolo scorso in seguito ad un movimento franoso ritenuto-a ragione dalla autorità,a torto da molti abitanti del luogo-talmente pericoloso da portare all’abbandono del luogo.
Borgo minuscolo,abbarbicato sulle pendici di colline dalle quali si gode un panorama mirabile tra borghi minuscoli tra le montagne,boschi e valli a perdita d’occhio.
Camminare tra porte e finestre spalancate,spiare da usci socchiusi i resti di esistenze sospese nel momento in cui qui a Cavallerizzo la vita umana si è fermata,fa venire i brividi,brividi che si acuiscono allo scricchiolio di una porta che rompe il silenzio oppure di un imposta che sbatte a causa del vento.
Solo qualche cane randagio è rimasto qui-impossessandosi di qualche rudere-abbaiando furiosamente ad ogni minimo rumore.

Carmen P.

Voglio andarci ad abitare!

Gelsomax G.

Peccato si poteva recuperare questo paese !!! La frase è interessato soltanto una strada e 78 abitazioni.... Tra l'altro il centro è storico è bellissimo!

Raffaele B.

Troppi cani liberi

Franco C.

Perché è il mio paese nativo